21 marzo. Giornata della Memoria e dell’Impegno nel ricordo delle vittime di mafia
In occasione della XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno nel ricordo delle vittime innocenti di mafia, la scuola Rocca Bovio Palumbo accoglie la proposta di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e partecipa alle celebrazioni con una serie di iniziative che hanno visto impegnata l’intera comunità scolastica nel mese di marzo e nel corso dell’intero anno scolastico. Lo fa nel nome della bellezza e della curiosità, riconosciute come unico antidoto alla rassegnazione e alla paura, sentimenti assai diffusi in questi tempi difficili. Lo fa nel nome di Peppino Impastato, di don Pino Puglisi, di Sergio Cosmai, della giovane Rita Atria e di tutte le vittime che oggi vengono ricordate come esempio di coraggio caparbio e silenzioso in opposizione alla dilagante cultura, se così la si può chiamare, dell’illegalità. Gli alunni, guidati dai docenti di lettere, hanno approfondito alcune tematiche suggerite da Libera nel progetto didattico “Terra mia. Colture/culture”, attraverso la visione di film e documentari, la lettura di biografie e brani antologici relativi al tema della legalità e della responsabilità. Mentre le prof.sse Rosanna Disanto e Maria Teresa Mastropasqua hanno condotto gli alunni del plesso Rocca e del plesso Bovio nella realizzazione di coloratissimi striscioni finalizzati a promuovere, attraverso le parole di Peppino Impastato, il valore della legalità e dell’impegno non solo nell’ambito scolastico, ma anche nei confronti della cittadinanza. Alle parole di odio, alla cultura del comodo e veloce, si è voluto opporre in modo gioioso, ma consapevole, il valore del mettersi in gioco, del darsi da fare in prima persona, la necessità di porsi domande e di cercare risposte autorevoli e positive. Siamo convinti che la scuola sia anche e soprattutto questo: combattere la povertà educativa attraverso la socializzazione, l’arte, la memoria condivisa e l’apertura al territorio.
Da oggi gli striscioni campeggiano sulla facciata delle nostre scuole a ricordare che, quanto mai, abbiamo bisogno di colori, di pace, di dialogo e di onestà. In una parola: di BELLEZZA.
prof.ssa Angela Daniela Cantarella
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