Incontro con Andrea Iacomini, portavoce UNICEF Italia. Una riflessione dei nostri alunni.
L’UNICEF è un’organizzazione internazionale che si occupa dell’assistenza a bambini e famiglie in difficoltà. Lavora in gran parte grazie ai finanziamenti volontari dei paesi membri delle Nazioni Unite, i quali organizzano manifestazioni ed eventi per raccogliere fondi. Alla base dell’attività dell’organizzazione c’è la Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Abbiamo appreso queste informazioni e molte altre, preparandoci con i nostri professori all’incontro che il 22 ottobre abbiamo avuto con Andrea Iacomini, portavoce nazionale di Unicef Italia, oltre che giornalista. Noi alunni della 3D, insieme alle classi 2B, 2E, 3I e ai nostri docenti abbiamo raggiunto l’auditorium della scuola per l’incontro intitolato: “Un giorno nuovo o un nuovo giorno? Viaggio tra le emergenze del pianeta”. Eravamo carichi di aspettative, che non sono state deluse, Andrea Iacomini viaggia in tutta Italia dal 2014 per raccontare le sue esperienze in tutto il mondo! Con grande interesse e attenzione abbiamo ascoltato il responsabile che ci ha spiegato quali obiettivi e compiti abbia l’UNICEF; soprattutto in quest’ultimo periodo critico causato dall’ emergenza della pandemia e dalla guerra tra Russia e Ucraina. Il portavoce ci ha spiegato, con parole semplici e coinvolgenti e alcuni video, quanto sia difficile portare all’attenzione del pubblico le situazioni più critiche che vivono i più poveri della Terra, anche per questo ha deciso di girare per le scuole italiane, perché dobbiamo diventare più sensibili e attenti a temi che troppo spesso ci lasciano indifferenti. Alcuni compagni di classe hanno posto domande; le sue risposte ci sono servite a capire che nel mondo ci sono tanti bambini che hanno bisogno di aiuto e che lottano per la loro sopravvivenza e che noi non dobbiamo mai lamentarci di quello che abbiamo. Per molte persone un incontro di questo tipo potrebbe risultare scontato, perché si sente spesso parlare di bambini in condizioni precarie. Il problema è che fin quando ne sentiamo solo parlare non ci soffermiamo molto a ragionarci, nella maggior parte dei casi non ci colpisce particolarmente; ma è proprio quando tocca conoscenti, persone a noi care, o addirittura noi in prima persona, che ci rendiamo conto davvero di cosa significhi vivere anche uno di tutti i disagi che quotidianamente milioni di bambini e ragazzi di Paesi in via di sviluppo, in emergenza climatica o coinvolti in conflitti devono affrontare e sopportare: fame, malnutrizione, necessità di cure e protezione. Queste persone necessitano della nostra collaborazione per migliorare le proprie condizioni; ed è esattamente di questo che l’ UNICEF si occupa, DARE LE STESSE OPPORTUNITA’ A BAMBINI E RAGAZZI DI TUTTO IL MONDO. ORA NE SIAMO PIU’ CONSAPEVOLI!
Gli alunni della classe 3D della scuola Rocca Bovio Palumbo
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