La tessitrice di storie. Incontro con l’autrice Ilaria De Marinis
Alle ore 16, del giorno 10 maggio, per il progetto lettura, si è tenuto in videoconferenza l’incontro con l’autrice Ilaria De Marinis, che ha interessato la classe 1^ A del Professor Rossi e la classe 1^B della professoressa Saponara ma che ha coinvolto tutte le classi prime della Rocca-Bovio-Palumbo. L’autrice, prima di cominciare la lettura del libro, La tessitrice di storie, ha posto la seguente domanda agli alunni presenti: “Da cosa nasce un libro?”. Dalle risposte fornite dagli studenti è emerso, al di là delle esperienze vissute dall’autore, dalle illustrazioni e dalla disponibilità dell’editore, che consente la pubblicazione di un libro, il ruolo fondamentale dell’editor, figura che ridimensiona e adatta la storia, rendendola comprensibile a tutti. La favola narrata dall’autrice descrive una coppia di sposi che desiderano concepire un figlio, desiderio che si compirà con la nascita di una bambina di nome Maya, la quale però disgraziatamente nascerà cieca. Accadde un giorno che un vecchietto passasse nelle vicinanze della casa dove viveva Maya. Questi, soffermatosi ad ascoltare le storie raccontate dalla fanciulla, prima di andar via disse alla bambina che egli avrebbe potuto esaudire un desiderio da lei espresso. Maya espresse il desiderio di poter vedere i colori. Andato via il vecchietto, Maya chiese alla mamma di accompagnarla a mare, dove poté vederne i colori. Successivamente la ragazza volle imparare ad usare il telaio per tessere una tela, incontrando inizialmente numerose difficoltà, poi superate, e quindi, grazie alla sua caparbietà, rappresentò dei racconti sulla tela. Le due donne si organizzarono così: durante la notte Maya tesseva le tele che la mattina seguente la mamma vendeva al mercato. Un bel giorno anche il principe volle acquistare una tela e, incuriosito, si recò a casa di Maya perché era desideroso di conoscere colei che confezionava quelle bellissime tele. Quando vide e conobbe Maya, il principe se ne innamorò e le chiese di sposarlo. Al temine della lettura del libro, gli alunni hanno posto una serie di domande all’autrice e dalle sue risposte si è compreso che lei ha scritto questa favola, dopo aver frequentato un corso con persone non vedenti. L’autrice ha affermato di aver cominciato a scrivere racconti sin da piccola, racconti che faceva leggere a sua madre e ha aggiunto che ancora oggi quando scrive qualcosa, prima di sottoporla all’editore, la fa leggere a suoi amici che hanno la sua stessa passione. Prima della conclusione dell’incontro, l’autrice ha sottoposto noi studenti ad un piccolo esperimento: dopo l’ascolto di quattro diversi componimenti di musica classica, ogni alunno è stato invitato a descrivere le emozioni che aveva provato all’ascolto della musica. La videoconferenza conclusasi alle 17 è stata un’esperienza interessante, piacevole e divertente.
Tullio Di Pace (classe 1^B)
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