I libri fanno parte della nostra vita, ci accompagnano e scandiscono i momenti della nostra giornata, dai libri scolastici a quelli di narrativa, saggistica o di divulgazione. Spesso, però, non ci soffermiamo a considerare quante figure professionali siano coinvolte e impegnate affinché questo “oggetto” tanto prezioso possa vedere la luce. La visita alla tipografia Graficazerottanta a Modugno, mercoledì 7 febbraio 2024, di cui è stata protagonista la classe 2^A della scuola Rocca Bovio Palumbo, ha permesso ai ragazzi di conoscere una vera industria, dedita all’impaginazione, stampa e rilegatura dei libri, un’opportunità unica e straordinaria per scoprire attraverso quali fasi nasce un libro. La visita è stata anche l’occasione per chiarire quale relazione intercorra tra editoria e tipografia, e quali siano gli ambiti di competenza di entrambi, questo grazie anche alla guida competente della dott.ssa Lidia Ratti, copywriter e responsabile della grafica editoriale presso la casa editrice Duepuntozero.
L’editore è un imprenditore la cui impresa è finalizzata alla produzione di contenuti in serie e alla loro divulgazione attraverso la stampa e, se tradizionalmente, produceva in serie e commercializzava esclusivamente libri, oggi, sempre più spesso, dedica la sua attività alla produzione e commercializzazione di libri anche a contenuti elettronici, CD-ROM ipertestuali, eBook e portali web.
Aldo Manuzio fu il primo editore vissuto alla fine del 1400 a Venezia, che ebbe l’ambizione di stampare nella sua stamperia le opere di grandi classici greci e latini. A lui dobbiamo l’invenzione del libro tascabile realizzato attraverso l’utilizzo del formato in ottavi, che presto divenne un oggetto di moda accessibile a tanti.
Il 23 febbraio del 1453 fu inventata in Germania la stampa, e il primo libro nella storia della stampa fu proprio la Bibbia, conosciuta come la Bibbia di Gutenberg, in quanto stampata dall’orafo Johannes Gutenberg, con caratteri mobili realizzati in lega metallica ed una tecnica, chiamata B42, fondata sull’uso di 42 linee mobili che imitavano la scrittura gotica e alternavano i caratteri necessari alla stampa.
L’editore collabora con tante figure professionali: il direttore editoriale con cui l’editore sceglie i contenuti, gli autori che creano i contenuti, i traduttori, i correttori, i curatori e i consulenti editoriali, i designer, i grafici, i tecnici di produzione.
Un ruolo importante in una casa editrice è quello del designer, ossia il grafico editoriale che interviene trasformando i contenuti del libro in prodotto visivo progettato e curato in ogni dettaglio grafico: è lui che definisce i caratteri di redazione dell’impaginato, dal layout all’uso dei caratteri e delle icone alla scelta di immagini, spaziature, definizione dei margini e quadricromie. Ogni parte del libro, dalla prima alla quarta di copertina, dal titolo ai profili biografici, bibliografie, sitografie, indice e sommari inclusi, sono accuratamente rimodulati e curati pensando al lettore finale del libro.
Sulla prima bozza, consegnata dall’autore all’editore, intervengono le revisioni affidate ai correttori di bozze, tramite i cosiddetti “giri di bozza”.
La tipografia è il luogo a cui è affidata la stampa del prodotto editoriale; qui le correzioni alla ricerca di possibili refusi e di errori di stampa proseguono nella fase della prestampa, durante la quale si aprono le stampe singolarmente e si controlla il layout per rendere il libro leggibile fino a che il file lavorato per mezzo del computer ottiene il: “visto si stampi”.
Sulla pagina dopo la quarta di copertina vengono inseriti tutti i dati del libro: il tipo di stampa, la data di stampa, la casa editrice, il luogo di stampa, il codice ISBN che è l’acronimo di International Standard Book Number ed è un numero a tredici cifre che identifica il libro mentre per le riviste si usa il codice ISNN che sta per International Standard Serial Number.
In tipografia intervengono i tecnici a calcolare il dorso del libro sulla base del numero delle pagine, della grammatura della carta, della sua porosità e grado di umidità, elementi che possono incidere sulla definizione del dorso del libro.
Poi si produce un impaginato chiamato 32esimo e successivamente la matrice nella sala CtP (computer-to-plate), una tecnologia al servizio della stampa offset (ossia stampa litografica indiretta) nella quale le immagini da mandare in stampa non sono trasferite direttamente dalla lastra alla carta ma indirettamente attraverso un complesso sistema di rulli che permette la realizzazione di stampe ad alta definizione.
La matrice è una lastra di alluminio sottilissima dove viene inciso l’impaginato. Si inserisce la matrice in una macchina e da lì si stampano i fogli e, in caso di fogli colorati, sul bordo della pagina si trova la scala cromatica di ciano, magenta, giallo e nero che, sovrapposti, danno origine ai colori presenti nel foglio stampato.
I 32esimi vengono piegati dando origine alla segnatura, si passa ad unire tutte le segnature, poi alla cucitura dove il blocco libro viene cucito con ago e filo e, infine, si mette la copertina al libro.
Il libro è quasi pronto ma le sue pagine sono ancora unite, si dovranno tagliare le estremità per ottenere il libro finito.
L’esperienza della visita alla tipografia Graficazerottanta ci ha permesso di apprezzare il lavoro di tante figure professionali le cui competenze fanno sì che i libri, da quelli con finalità didattiche ai libri di narrativa che ci permettono di sviluppare la nostra fantasia e di ampliare il nostro lessico, possano entrare a far parte delle nostre vite, per aprirci il mondo, affascinante e per noi ancora tutto da esplorare, della conoscenza.
Ringraziamo la famiglia Poliseno che fa capo a Graficazerottanta, Rino Tumolo responsabile dell’ufficio tecnico e commerciale, Rosanna, Gianni, Cosimo, Loredana, Vincenzo e tanti altri che costituiscono il cuore pulsante dell’attività di tipografia.
La classe 2^A della Rocca Bovio Palumbo
0