La Rocca Bovio Palumbo per la seconda volta al CERN di Ginevra

Rocca Bovio Palumbo

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Personale scolastico

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LA ROCCA BOVIO PALUMBO PER LA SECONDA VOLTA AL CERN DI GINEVRA

Per la seconda volta in 6 mesi la “Rocca Bovio Palumbo” ha portato gli alunni nel cuore della ricerca scientifica mondiale, al CERN di Ginevra. Questa volta ben 41 sono gli alunni che, accompagnati dalle prof.sse Narcisi, Cassanelli e Cuocci, e dal Dirigente Scolastico, prof. Giovanni Cassanelli, che ha organizzato l’intera operazione, hanno potuto visitare i laboratori e le straordinarie strutture dell’esperimento CMS, acronimo di Compact Muon Solenoid, lo straordinario acceleratore di particelle, lungo ben 27 km e collocato a una profondità di 90 metri sottoterra, all’interno del quale avvengono milioni di collisioni di particelle al fine di risalire ai mattoni costitutivi della materia. Le 4 guide che hanno accompagnato i ragazzi, tutti ricercatori del CERN (ben 4.000 sono quelli impegnati nell’esperimento), hanno risposto alle decine di domande poste dai curiosissimi alunni che hanno dato prova, nonostante la loro giovanissima età, di possedere già ottime conoscenze scientifiche tali da comprendere appieno gli aspetti di una ricerca evidentemente complessa. Decisamente affascinante anche la seconda parte della visita, presso le “Exhibitions” di Meyrin, un vero e proprio laboratorio interattivo laddove i ragazzi hanno potuto direttamente esercitare le proprie competenze scientifiche lavorando con macchine e strumenti scientifici che hanno loro permesso di sperimentare principi fisici quali, ad esempio, i campi magnetici o i campi elettrici, nonché di cimentarsi in attività che hanno loro consentito di attuare vere e proprie tecniche di problem solving in gruppi di lavoro cooperativo. Essenziale, infine, per loro, l’aver respirato l’aria di internazionalità che si respira al CERN grazie alla contemporanea presenza di ricercatori di decine di nazionalità diverse, vero e proprio manifesto della cultura della pace e della solidarietà in vista del raggiungimento del bene comune, che interessa e affratella tutti i popoli a prescindere da qualunque tipo di differenza.
Un viaggio, dunque, quello al CERN, che certamente rimarrà impresso nei cuori e nelle menti dei ragazzi della “Rocca Bovio Palumbo” e che sicuramente sarà per loro foriero di nuovi stimoli per il futuro aprendo a nuove prospettive di studio e, successivamente, professionali in nome della ricerca scientifica.